La cinematografia ceca occupa un posto di tutto rispetto nel panorama mondiale. Si può affermare con sicurezza che la Repubblica Ceca per certi versi sia la terra promessa del cinema.
In occasione dell’imminente proclamazione dei Premi Oscar, diamo un’occhiata ai Premi Oscar assegnati ai film cechi. Forse rimarrete sorpresi da quanti sono stati i Premi Oscar vinti dagli artisti di questo Paese. E anche dal numero di altre notevoli pellicole che sono state o vengono girate qui, oltre a quelle che si sono aggiudicate le statuette.
Forman, che all’epoca viveva già negli Stati Uniti, vide in Amadeus un’occasione unica per tornare a Praga. Vi domandate come vi riuscì, visto che in Cecoslovacchia regnava il comunismo? A risultare decisivo fu il tema non politico e, soprattutto, i soldi: i cineasti dell’allora Cecoslovacchia spendevano diversi milioni di dollari per le produzioni. L’impatto sul mondo del cinema ceco fu enorme. Nei ruoli comprimari e nelle parti minori figurano moltissimi attori cechi; il film fu girato da gennaio a luglio del 1983 principalmente a Praga e a Kroměříž.
Gli opulenti interni sono quelli della residenza dell’arcivescovo di Praga e del magnifico Palazzo arcivescovile di Kroměříž in Moravia, ma il film fu girato anche in molti luoghi di Praga, tra cui piazza Hradčanské náměstí, via Nerudová, il giardino di Wallenstein (Valdštejnská zahrada), piazza Maltézské náměstí a Malá Strana, l’Isola degli Arcieri (Střelecký ostrov), Vyšehrad o la riserva faunistica nei pressi del bellissimo Palazzo di Veltrusy a nord di Praga. Naturalmente non poteva mancare il Teatro degli Stati di Praga, dove nell’ottobre del 1787 ebbe luogo la prima mondiale del Don Giovanni di Mozart, a cui prese parte il celebre compositore. Tutti questi luoghi meritano sicuramente una visita.
Il cameraman di origini ceche Franz Planer ricevette in totale cinque nomination al Premio Oscar, anche se poi non lo ha mai vinto. Girò per lo più film americani: Il grande campione (1949), Morte di un commesso viaggiatore (1951), Vacanze romane (1953), La storia di una monaca (1959) e Quelle due (1961).
Il regista ceco Jan Pinkava ha vinto il Premio Oscar per il miglior cortometraggio animato (Il gioco di Geri, del 1998) e ha ricevuto una nomination anche per il film Ratatouille del 2007. Nel 2007, la cantante ceca Markéta Irglová insieme a Glen Hansar ha vinto il Premio Oscar per la migliore canzone originale per un film con la canzone Falling Slowly per il film irlandese Once.
Prima di presentare le località cinematografiche più interessanti va citata un’eccellenza nazionale ceca: i già citati Studi cinematografici di Barrandov, un complesso di studi cinematografici situati nel quartiere praghese di Barrandov, dove si girano film sin dal 1933. Non a caso vengono chiamati anche “l’Hollywood dell’Est”, grazie all’interesse permanente delle produzioni occidentali. Inoltre, dal 2010, il richiamo per girare in Repubblica Ceca è cresciuto ulteriormente grazie agli incentivi finanziari approvati dal governo ceco.
Nella cittadina nel 1997 ha recitato anche il famoso attore Liam Neeson in uno degli adattamenti di successo de I miserabili di Victor Hugo. Qui è stato girato anche Oliver Twist... Nella Galleria Sladovna potete visitare la mostra “Žatec nei film”, con brevi estratti dei film girati in questa città.
1966 - Il negozio al corso
A ricevere il primo Premio Oscar è stato il film cecoslovacco del 1966 (la Cecoslovacchia si è divisa pacificamente in Cechia e Slovacchia solo nel 1993) intitolato Il negozio al corso, di Ján Kadár e Elmar Klos, tratto dal romanzo dello scrittore Ladislav Grosman. Tuttavia, in Repubblica Ceca, ad eccezione degli studi cinematografici di Barrandov, non troverete alcuna traccia del film, che racconta il destino di gente comune di origine ebraica durante l’allora governo slovacco di stampo clerico-fascista. Il film fu infatti girato principalmente nella Slovacchia orientale, zona da cui proveniva l’autore del testo.1968 - Treni strettamente sorvegliati
Nel 1968, un altro film cecoslovacco trionfò nella categoria miglior film in lingua straniera. È intitolato Treni strettamente sorvegliati, ad opera di Jiří Menzel, ed è molto più famoso del film precedente. Il regista ceco lo girò basandosi sul romanzo dello scrittore ceco Bohumil Hrabal, il quale, alla fine della guerra, lavorò come capomovimento e si ispirò alla reale esplosione di un treno tedesco che trasportava munizioni e a cui i partigiani diedero fuoco nel marzo del 1945. Al film parteciparono anche moltissimi attori cechi e venne girato per la maggior parte in Repubblica Ceca. Oltre agli studi cinematografici di Barrandov, un set particolarmente convincente è stato il comune di Loděnice e la stazione ferroviaria situata sulla tratta accanto, poco distante da Praga. In seguito, nella stazione è sorto il Museo della ferrovia e dei Treni strettamente sorvegliati. Il film è ricordato anche in un breve sentiero didattico.L’era di Miloš Forman
Nella rassegna dei Premi Oscar cechi brillano sicuramente i film del regista ceco-americano Miloš Forman. Nel 1976 vinse cinque Premi Oscar (incluso quello alla miglior regia) con Qualcuno volò sul nido del cuculo, ambientato in un ospedale psichiatrico. Nel 1985, Forman folgorò il mondo con il grandioso Amadeus, che fu premiato addirittura con otto Premi Oscar. Questo fu uno dei momenti d’oro della cinematografia ceca. Insieme al regista Forman, vinsero il premio anche Theodor Pištěk per i costumi e Karel Černý, scenografo e disegnatore, che per il film fece adattare gli interni di alcuni edifici storici di Praga.Forman, che all’epoca viveva già negli Stati Uniti, vide in Amadeus un’occasione unica per tornare a Praga. Vi domandate come vi riuscì, visto che in Cecoslovacchia regnava il comunismo? A risultare decisivo fu il tema non politico e, soprattutto, i soldi: i cineasti dell’allora Cecoslovacchia spendevano diversi milioni di dollari per le produzioni. L’impatto sul mondo del cinema ceco fu enorme. Nei ruoli comprimari e nelle parti minori figurano moltissimi attori cechi; il film fu girato da gennaio a luglio del 1983 principalmente a Praga e a Kroměříž.
Gli opulenti interni sono quelli della residenza dell’arcivescovo di Praga e del magnifico Palazzo arcivescovile di Kroměříž in Moravia, ma il film fu girato anche in molti luoghi di Praga, tra cui piazza Hradčanské náměstí, via Nerudová, il giardino di Wallenstein (Valdštejnská zahrada), piazza Maltézské náměstí a Malá Strana, l’Isola degli Arcieri (Střelecký ostrov), Vyšehrad o la riserva faunistica nei pressi del bellissimo Palazzo di Veltrusy a nord di Praga. Naturalmente non poteva mancare il Teatro degli Stati di Praga, dove nell’ottobre del 1787 ebbe luogo la prima mondiale del Don Giovanni di Mozart, a cui prese parte il celebre compositore. Tutti questi luoghi meritano sicuramente una visita.
1997: Kolya
Per un altro grande Premio Oscar, i cechi hanno dovuto attendere la Rivoluzione di Velluto e oltre. La statuetta d’oro per il miglior film straniero fu assegnata nel 1997 alla tenera commedia Kolya, ad opera del regista ceco Jan Svěrák. Venne girata nel cimitero di Vinohrady a Praga e in alcuni crematori cechi, ma anche in molti altri luoghi meravigliosi della Repubblica Ceca, come Úštěk, Františkovy Lázně, le splendide montagne della Selva Boema ad Antýgl e i dintorni del fiume Vydra, vicino al confine con Austria e Germania. E ovviamente di nuovo a Praga. Il romantico appartamento sito in una torre di uno dei personaggi principali si trova in via Lázeňská, a Malá Strana, a pochi passi dalla chiesa di Santa Maria sotto la catena. Il film fu visto dagli spettatori di quaranta paesi di tutto il mondo.Altri vincitori di Premi Oscar
Il primo Premio Oscar interamente ceco fu vinto nel 1948 dall’allora undicenne Ivan Jandl per il film svizzero-americano Odissea Tragica. Il piccolo membro del coro radiofonico giovanile fu scoperto dal regista americano Fred Zinnemann, che gli affidò il ruolo di un giovane protagonista in un film post-bellico. La pellicola, che non venne girata sul suolo ceco, aveva come tema il ritorno dei bambini dispersi nei territori del Terzo Reich in tutta Europa dopo la fine della guerra. Jandl interpretò il ruolo di un ragazzino ceco alla ricerca di sua madre. Anche altre case di produzione mostrarono interesse per lui, ma il regime comunista non gli permise di viaggiare. Addirittura, a causa del riconoscimento americano, non gli fu concesso di studiare recitazione all’università. Lavorò come impiegato, redattore artistico e radiofonico e morì nel 1987.Il cameraman di origini ceche Franz Planer ricevette in totale cinque nomination al Premio Oscar, anche se poi non lo ha mai vinto. Girò per lo più film americani: Il grande campione (1949), Morte di un commesso viaggiatore (1951), Vacanze romane (1953), La storia di una monaca (1959) e Quelle due (1961).
Il regista ceco Jan Pinkava ha vinto il Premio Oscar per il miglior cortometraggio animato (Il gioco di Geri, del 1998) e ha ricevuto una nomination anche per il film Ratatouille del 2007. Nel 2007, la cantante ceca Markéta Irglová insieme a Glen Hansar ha vinto il Premio Oscar per la migliore canzone originale per un film con la canzone Falling Slowly per il film irlandese Once.
Film celebri in Repubblica Ceca e località cinematografiche
In Repubblica Ceca sono stati girati anche molti film e serie tv celebri. Tra questi citiamo il film delle serie di James Bond intitolato Casino Royale, Mission Impossible, il film biografico vincitore del Premio Oscar Edith Piaf o l’altro Premio Oscar Jojo Rabbit. Ricordiamo anche Anthropoid, Asterix e Obelix – Missione Cleopatra, Blade 2, I fratelli Bloom, Bad Company – Protocollo di Praga, Il nono giorno, Hannibal, Sotto corte marziale, Hellboy, Amori in corsa, L’illusionista, La leggenda degli uomini straordinari, Il ponte di Remagen, Lord of War, Un principe tutto mio, Il processo, Cassandra Crossing, Il destino di un cavaliere, Spy Game, Underworld, Nosferatu il vampiro, Van Helsing...Prima di presentare le località cinematografiche più interessanti va citata un’eccellenza nazionale ceca: i già citati Studi cinematografici di Barrandov, un complesso di studi cinematografici situati nel quartiere praghese di Barrandov, dove si girano film sin dal 1933. Non a caso vengono chiamati anche “l’Hollywood dell’Est”, grazie all’interesse permanente delle produzioni occidentali. Inoltre, dal 2010, il richiamo per girare in Repubblica Ceca è cresciuto ulteriormente grazie agli incentivi finanziari approvati dal governo ceco.
Praga
Soprattutto la vecchia Praga è stata il set di innumerevoli film importanti e da Premio Oscar. È qui, per esempio, che è stato girato il bellissimo film drammatico con Barbra Streisand Yentl, che racconta la storia di una ragazza ebrea, il film d’azione Mission impossible con Tom Cruise, il già citato Amadeus, un altro film d’azione intitolato The Bourne Identity con Matt Damon o il fantasy d’azione Blade 2 con Wesley Snipes, il fantasy Hellboy o i film horror Van Helsing o Hostel.Žatec
La bellissima e antica cittadina della Boemia orientale è una delle località cinematografiche più amate. Si dice infatti che, proprio come un bravo attore, Žatec sia in grado di interpretare qualsiasi ruolo: un ghetto ebraico, la Londra di Dickens, la Parigi rivoluzionaria, una zona di guerra, lo sfondo di passeggiate romantiche o di folli inseguimenti. Non molto tempo fa, qui è stato girato il film vincitore del Premio Oscar Jojo Rabbit, con Scarlett Johannson. Questa città ha acquisito la sua fama quasi 40 anni fa con il film Yentl. Non si trattò di un puro caso. La nonna della protagonista, Barbra Streisand, era originaria proprio di Žatec e visse nella strada dove sono state girate le scene con i negozietti, non lontano dalla sinagoga.Nella cittadina nel 1997 ha recitato anche il famoso attore Liam Neeson in uno degli adattamenti di successo de I miserabili di Victor Hugo. Qui è stato girato anche Oliver Twist... Nella Galleria Sladovna potete visitare la mostra “Žatec nei film”, con brevi estratti dei film girati in questa città.